FAQ su COME GESTIRE I problemi dell’acqua iN piscina
I rimedi ai più comuni agli inconvenienti dell’acqua di piscina, come: acqua verde o torbida, presenza di alghe, forte odore di cloro, pareti scivolose, liner macchiato, acqua colorata o non cristallina, formazioni di calcio, macchie di ruggine, irritazione agli occhi, valore del pH instabile ed altro ancora che vorrete segnalarci per ottenere una immediata risposta.
Moli inconvenienti sono comunque riconducibili ad una scarsa disinfezione per dosaggi insufficienti o per scarsa qualità dei prodotti usati (prodotti cinesi) o ad un scarso filtraggio (poche le ore di filtrazione, sabbia vecchia, impianto sottodimensionato). Atre volte il problema nasce da valori di pH errati o dalla presenza di metalli o gas sciolti in acqua.
Elenco dei più comuni inconvenienti riguardanti l'acqua di piscina
Si riporta un elenco dei diversi problemi e inconvenienti che si incontrano nella gestione della piscina; una sorta di FAQ ovvero le Frequently Asked Questions, chiaramente con le rispettive soluzioni.
Pareti scivolose
Le pareti scivolose sono causate da microrganismi che si attaccano alle superfici.
Rimedio:
È facile eliminarli con una normale clorazione d'urto:
Pulire i filtri se sono sporchi.
Riportare il pH a valori compresi tra 7,2 e 7,6.
Effettuare il trattamento d’urto con cloro
Lasciare i filtri in funzione per 24 ore.
Attendere che il valore del cloro attivo libero si sia abbassato prima di farsi il bagno (non superiore a 1,00 ppm).
Acqua torbida o verdastra
È sempre causata da una scarsa disinfezione dell’acqua.
Rimedio:
Il problema si risolve con una clorazione d’urto:
Pulire i filtri se sono sporchi.
Riportare il pH a valori compresi tra 7,2 e 7,6.
Effettuare il trattamento d’urto con cloro
Lasciare i filtri in funzione per 24 ore.
Attendere che il valore del cloro attivo libero si sia abbassato prima di farsi il bagno (non superiore a 1,00 ppm).
Forte odore di cloro
Contrariamente a quanto si può pensare, l’odore di cloro non è causato da un eccesso ma ad una carenza del cloro stesso. L’odore forte di cloro è dovuto alle clorammine non completamente degradate perché ci troviamo al di sotto del Break Point (Punto di Rottura), al di sopra del quale questo fenomeno si annulla.
Rimedio:
In questo caso è indispensabile un controllo del pH (correggerlo se necessario), una superclorazione (clorazione d'urto) per superare il Break-Point e mantenere in seguito i livelli del cloro attivo libero intorno ai valori 0,6 ÷ 1,00 ppm:
Pulire i filtri se sono sporchi.
Riportare il pH a valori compresi tra 7,2 e 7,6.
Effettuare il trattamento d’urto con cloro
Lasciare i filtri in funzione per 24 ore.
Attendere che il valore del cloro attivo libero si sia abbassato prima di farsi il bagno (non superiore a 1,00 ppm).
Verificare, di tanto in tanto, che il valore del cloro attivo combinato sia inferiore a 1 ppm.
L’acqua si colora al primo trattamento con cloro
La colorazione dell’acqua è dovuta spesso a minerali disciolti.
Rimedio:
il problema si risolve utilizzando appositi prodotti, da aggiungere in piscina che sequestrano questi minerali. Anche con una clorazione d'urto si può risolvere il problema, ma in alcuni casi non funziona.
Acqua marrone o rossastra
L’acqua colorata marrone o rossastra indica, nove volte su dieci, presenza di ferro o manganese.
Rimedio:
Il problema si risolve con una clorazione shock. Per il mantenimento poi è opportuno usare un sequestrante (prodotto specifico per “eliminare” tracce di metalli sciolti nell’acqua).
Acqua non cristallina (opaca) con pulviscolo in sospensione
Se l’acqua non è inquinata, ovvero non c’è forte odore di cloro e il cloro attivo libero si trova tra valori di 0,6 e 1,00 ppm, allora il problema è dato dalla scarsa capacità di filtrazione dell’impianto, oppure dalle caratteristiche fisiche dell'acqua.
Rimedio:
Il problema si risolve utilizzando un flocculante, cioè una sostanza capace di raggrumare le particelle in sospensione più piccole, per far si che vengano trattenute dal filtro. I flocculanti si trovano normalmente in commercio, anche come prodotti specifici per piscine.
Acqua lattiginosa
Molto probabilmente il problema è dato da un valore di pH troppo alto, superiore ad 8.
Rimedio:
Riportare pH ai valore 7,2 ÷ 7,6 ed effettuare una clorazione d'urto con cloro al 56% o 63% nella quantità di 15gr/mc.
Presenza di alghe con depositi o filamenti di colore verde, marrone o rosa
La presenza di alghe è indice di insufficiente disinfezione dell’acqua.
Rimedio:
Va controllata la quantità di cloro attivo libero che deve sempre trovarsi tra 0,6 e 1,00 ppm. Anche il pH è importante e deve avere valori compresi tra 7,2 e 7,6. Il problema si risolve mantenendo il cloro libero e il pH ai valori sopra indicati. Esistono in commercio alghicidi capaci di tenere a freno il proliferare di alghe; va però detto che senza una giusta disinfezione dell’acqua, l’alghicida è del tutto inutile. Per casi estremi una clorazione d'urto riporta la situazione a posto.
La parte sott’acqua della scaletta è diventata di colore giallo
Il colore giallo sulle superfici metalliche della scaletta è dato spesso ad un deposito di calcare.
Rimedio:
Per risolvere il problema bisogna mantenere il pH dell’acqua a valori compresi tra 7,2 e 7,6. Se dopo alcune settimane il fenomeno persiste, occorre tirar fuori la scaletta e pulirla con una soluzione composta dal 30% di acido cloridricoe dal 70% d'acqua (indossare occhiali e guanti).
La scaletta è macchiata da punti neri
Una possibile causa di questo problema è il pH dell’acqua troppo basso, oppure uno dei prodotti di disinfezione è stato versato sulla scaletta senza essere stato preventivamente sciolto o diluito.
Rimedio:
Controllare che il valore del pH sia compreso tra 7,2 e 7,6 e fare sempre attenzione quando si versano i prodotti chimici in piscina.
Il liner presenta delle macchie di coloro scuro
La presenza di macchie sul rivestimento in PVC, è di solito causato da scarsa clorazione.
Rimedio:
Effettuare una clorazione d’urto.
Macchie scure sulla linea di galleggiamento
Sono causate da sostanze grasse come oli e creme abbronzanti , o anche smog e fuliggine.
Rimedio:
Il problema si risolve pulendo con un prodotto detergente alcalino ad elevata azione sgrassante e con spazzola abrasiva per piscina, per prevenire questo inconveniente, sciacquare una volta ogni due settimane la linea di galleggiamento con cloro liquido.
Precipitazioni di calcio
La formazione di depositi di calcio in vasca, sulle tubazioni o sugli accessori, è dovuto spesso ad un eccesso di calcio sciolto in acqua (eccessiva durezza), e ad un valore di pH troppo alto.
Rimedio:
L’inconveniente si risolve abbassando il pH ai giusti valori (7,2 ÷ 7,6). Se ciò non bastasse allora è consigliabile effettuare una misurazione della durezza dell'acqua (quantità di carbonato di calcio disciolto), nel caso questo valore si trovi al di sopra dei 25 °f (gradi francesi), alloro usare un prodotto specifico per abbassarlo. Il valore corretto per l'acqua di piscina è tra i 15 °f e i 25 f°.
Macchie di ruggine
Le macchie di ruggine possono presentarsi per due specifici cause: una è la scarsa qualità delle leghe con cui sono stati costruiti i vari accessori (viti, bulloni o parti intere).
Rimedio:
Il rimedio consiste nella sostituzione delle parti arrugginite con altre di migliore qualità (plastica o inox). Se però al presenza di ruggine è estesa alla maggior parte degli accessori anche di buona qualità, allora è probabile che ci sino caratteristiche tali dell'acqua, da renderla molto aggressiva nei confronti dei metalli. In questo caso va controllato e corretto il pH (7,2 ÷ 7,6), l’alcalinità che non deve essere inferiore ai 125 ppm e la durezza che deve essere compresa tra i 15 e 25 °f, (gradi francesi: un grado rappresenta 10 mg di carbonato di calcio (CaCO3) per litro di acqua).
Però è possibile, che anche con questi parametri corretti non si risolva il problema. In tali casi è bene effettuare una analisi chimica, per poter individuare con esattezza il problema e quindi intervenire con efficacia.
Valore del pH instabile
Come prima stima si può dire che le acque dolci hanno un pH abbastanza alto (7,6 ÷ 7,8); all’inverso, le acque molto mineralizzate (acque calcaree dette anche dure) hanno un pH basso (7,0 ÷ 7,4). In quest'ultimo caso il pH dell’acqua della piscina tenderà sempre ad aumentare. Dunque si dovrà aggiungere periodicamente un prodotto specifico per abbassarlo. Così facendo però, dopo alcuni mesi, si sarà abbassata anche la durezza dell’acqua e di conseguenza il suo potere tampone (capacita a mantenere stabile il valore di pH). Il pH diventerà allora più difficile da mantenere.
Rimedio:
Il rimedio consiste nel rialzare la durezza dell’acqua con un prodotto specifico. Raccomandiamo comunque, vista la complessità del problema e considerando che potrebbero essere diverse le cause del problema, di rivolgersi ad uno specialista, magari dopo aver fatto analizzare l'acqua.
Irritazione agli occhi (si sente odore di cloro)
Bagnandosi si accusa irritazione agli occhi e si avverte odore di cloro; ciò è dovuto alla presenza di clorammine.
Rimedio:
L’inconveniente si risolve regolando il pH tra 7,2 e 7,6 ed effettuando una clorazione d’urto nella quantità di 15gr per ogni metro cubo di acqua.
Irritazione agli occhi (non si sente odore di cloro)
Se non c’è forte odore di cloro allora il problema è dato da un eccessiva clorazione. (Scarsa quantità di cloro causa odore di cloro a motivo delle colorammine. Eccesso di cloro, nessun odore).
Rimedio:
Ridurre il cloro con prodotto apposito (riduttore di cloro), portare il valore del pH tra 7,2 e 7,6
Presenza di schiuma in piscina
L’inconveniente della schiuma in vasca è spesso causato dall’uso di uno svernante o di un alghicida di scarsa qualità.
Rimedio:
Il problema si risolve di solito spontaneamente dopo qualche giorno. Chiaramente i prodotti causa della schiuma vanno sostituiti con altri di migliore qualità.